Nel rapporto interpersonale e nell’ambiente lavorativo dare al paziente un aspetto piacevole vuol dire proiettare aspetti e momenti di gratificazione.
La chirurgia estetica
1. si indirizza a soggetti sani e viene eseguita su richiesta del paziente riguarda il miglioramento o la conservazione dell’aspetto fisico;
2. corregge le disarmonie del volto e del profilo corporeo e ne elimina gli inestetismi dovuti all’invecchiamento.
La risposta che la chirurgia estetica è in grado di dare ai difetti estetici è valida ed appagante, ma per essere positiva, deve essere elargita in modo adeguato, chiaro, semplice e sicuro!
Al pari della ricchezza, della celebrità o della bellezza, la chirurgia estetica non porta necessariamente la felicità. Può contribuire, però, al suo raggiungimento.
La felicità non è esclusiva di un’unica stagione, perché non è in un tempo, in un luogo, in una persona o in una cosa. Non è da nessuna parte se non riusciamo a farla vivere dentro di noi!
L’intervento del chirurgo estetico molto spesso consente di superare un momento di difficoltà e di rimettersi a vivere, favorendo il rientro della persona nella società.
Questa chirurgia consente, quindi, di portare aiuto ad alcuni infelici, di ridurre certe tensioni psicologiche e di far sparire molti complessi derivanti dall’obbligatorio contatto con gli altri.
In ciò probabilmente consiste la principale validità dal punto di vista medico e sociale.
“E questo soprattutto: sii sincero con te stesso e ne seguirà, come la notte segue il giorno, che non potrai essere falso per gli altri”
Dall’Amleto - Atto I°; scena IIIa di W. SHAKESPEARE (1546-1616)
Medicina e chirugia estetica: le cose da sapere Sugarco Editore 2012 - Milano
Scienza ed Arte in Chirurgia e Medicina Estetica del viso. Verduci Editore, 2011 – Roma Insieme a Gasparotti M.